Audiweb e Audipress, come in una soap arriva Auditel

Audiweb e Audipress, come in una soap arriva Auditel

La vicenda della fusione tra Audipress, Audiweb e il rapporto con Auditel è interessante e c’è curiosità di sapere come andrà a finire. Nelle scorse settimane ho letto diverse newsletter e articoli che spiegano quello che è successo e le polemiche seguite. 

Antefatto la fusione di Audipress e Audiweb è cosa fatta (sembra)

Alla fine del 2019 era iniziato il processo di fusione tra i due sistemi di rilevamento Audipress e Audiweb per misurare l’audience di lettori di carta e digital. La scelta era nata, finalmente, per rispondere al momento ormai maturo del mercato e del pubblico. Per circa 18 messi, Fieg, UPA, Fedoweb, UNA hanno lavorato per mettere a punto un sistema di rilevamento lettori/utenti unico che soddisfacesse le esigenze degli operatori in campo tra pubblicitari ed editori. 

Fermi tutti e Auditel?

Tutto sembrava andare nella direzione giusta finché i problemi strutturali di fusione non hanno stoppato tutto esattamente a pochi passi dall’arrivo. Ma i problemi strutturali non sono da poco e quindi lo stop è anche comprensibile per quanto intempestivo (perché non sviscerare per bene il problema prima?). L’urgenza di trovare una quadra tra le misurazioni utili per l’investimento pubblicitario è una pessima spinta a concludere un ingranaggio la cui messa a punto non è facile.

Questo è il problema e lo spiega bene Charlie la newsletter del Post dedicato ai temi del giornalismo.

Con la fusione, Audiweb perde la distinzione tra siti di informazione e siti generalisti compresi le grandi piattaforme. Un calderone che non consente di finalizzare in modo ottimale l’investimento pubblicitario. Elemento molto rilevante e da tener conto, perché si perde il confine tra testata, giornali, media, sito. 

Con la fusione, Audipress perde la sua centralità, la misurazione dei lettori della carta sono diluiti in una misurazione più ampia. Questa conseguenza era prevedibile, tuttavia, toglie il focus sui giornali di carta. 

Con la fusione, Auditel punta i piedi perché qualcosa non torna rispetto al suo potere di rilevamento dati. Auditel si occupa di tv, ma si chiede chi dovrebbe occuparsi delle visualizzazioni video del digital, il nuovo prodotto della fusione o ancora Auditel? Classico esempio è Raiplay: chi dovrebbe misurarlo la fusione Audiweb/Audipress o ancora Auditel? 

A che punto siamo

A fine maggio UPA ha annunciato lo stop della fusione con un seguito di polemiche per il tempismo, ma lo stop è temporaneo perché la volontà di trovare un’intesa tra le tre Audi (press, web, tel) sembra ancora in piedi. 

“È evidente a tutti che sarà proprio il digitale a consentire l’integrazione della misurazione dei diversi mezzi e a garantire una rappresentazione più efficace degli impatti cross-piattaforma e cross-device della pubblicità. Per questo l’introduzione di metriche standardizzate è non solo necessaria ma fondamentale”, dice Carlo Noseda, presidente di IAB, a engage.it

La trasformazione è in atto, difficilmente la misurazione resterà ferma, Audiweb in previsione di questa fusione aveva sospeso il rilevamento dati per alcuni mesi, i tempi sono più che maturi e il 3 giugno UNA, ha convocato una riunione straordinaria per riprendere il processo. 

Un’altra newsletter che raccoglie una completa rassegna stampa sul tema è Digital Media Sunday Brunch, la newsletter domenicale di DataMediaHub di Pierluca Santono. 

Photo by Nicolien Botha on Unsplash

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