I migliori 25 anni del Museo Guggenheim di Bilbao

I migliori 25 anni del Museo Guggenheim di Bilbao

Celebrare i 25 anni della Collezione del Museo Guggenheim di Bilbao significa due cose: riconoscere il contributo di innovazione e crescita nei confronti dell’arte contemporanea, e ammirare la trasformazione della città di Bilbao. Un porto che negli anni è diventato un luogo cool, grazie a quella visione avuta 25 anni fa dai fondatori del Museo che oggi raggiunge un importante traguardo.

E per festeggiare tutto questo, il Museo espone i suoi più preziosi tesori in una mostra visitabile fino al 23 gennaio 2022. Un motivo più che valido per volare a Bilbao in tre ore dall’Italia e vivere un weekend nell’arte.

I 25 anni del Guggenheim di Bilbao: la mostra Sezioni/ Intersezioni

Sezioni/ Intersezioni: 25 anni della collezione del Museo Guggenheim di Bilbao è una mostra ampia, divisa su tre piani e pensata come un trittico che esplora tre diverse sezioni della collezione, le quali a loro volta sono in continuità tra loro, come delle intersezioni.

Si parte dal terzo piano con la Sezione titolata Secondo la storia. Qui sono protagoniste l’architettura di Frank Gehry nella sala luminosa e alcuni dei momenti più significatici dell’arte nella seconda metà del Ventesimo secolo.

Si prosegue con la sezione al secondo piano dal titolo Illustrando narrative che narra, appunto, l’esperienza umana attraverso eventi storici, religiosi, leggendari. In questa sezione sono esposte le opere di venti artisti realizzate tra il 1957 e il 2019 tra le quali opere di Francesco Clemente e Christian Boltanski.

L’ultima (inter)sezione è La vita materiale al primo piano che riunisce in una grande esposizione una selezione di opere che coprono gli ultimi cinquant’anni di arte mondiale.

Chiude la mostra, nella sala 103 del primo piano, l’opera di Yayoi Kusama Stanza degli specchi infiniti – Augurio di felicità per l’uomo lanciato da oltre l’universo. È un’esperienza giocosa e sensoriale che vale la pena vivere, tra specchi e luci come in un luna park dove sorridere e riflettere oltre quell’universo del titolo.

Ernesto Neto Bolla Bianca

Altre opere da non perdere

Non solo la Stanza degli specchi, sono tantissime le opere da non perdere. Idealmente bisognerebbe perdersi nel tempo della mostra per ammirare tutto, ma se non riusciamo in questa opera di perdizione artistica bisogna almeno fermarsi davanti alla grande opera di El Anatsui Mare in aumento, 2019. Realizzata in alluminio e filo di rame copre una parete nella quale perdersi e riflettere su quanto riesce a trasmettere l’opera dell’artista ghanese.

L’istallazione di Ernesto Neto Bolla Bianca fatta di tulle e tubi nella quale si entra in un candore che spiazza il proprio senso dello spazio.

E poi ancora, tra le centotrenta opere esposte su centoquarantacique, cito senza rendere giustizia alla vastità di questa immersione aritistica Anselm Kiefer Solo con il vento, il tempo e il suono, Yoko Ono Hichiko Happo, Jean-Michel Basquiat L’uomo di Napoli, Cristina Iglesias, Jeff Koons Tulipani, James Rosenquiast Capsula fiammante, Mark Rothko.

5 cose da sapere su Bilbao in breve

Completate la visita al Guggenheim con un giro all’esterno tra le opere esposte lungo il fiume.

A Bilbao si mangia benissimo. Tantissimi i ristoranti suggeriti dalla Guida Michelin.

La temperatura di Bilbao non è troppo fredda in inverno, ma neanche troppo calda in estate grazie alla vicinanza all’Atlantico. Perciò ogni weekend dell’anno può essere quello buono.

In un weekend puoi visitare anche La Cattedrale e il Museo marittimo. Non a caso Bilbao è detta anche la città dei musei.

Ovviamente visitare il centro storico composto da 7 strade e fermarsi all’aperitivo che a Bilbao è a base di zuritos con pintxos, ovvero birra e fette di pane con ogni tipo di bontà tra cui pesce.

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