Demetra, significato della dea madre nella donna

Demetra, significato della dea madre nella donna

Demetra è la dea del raccolto abbondante. La seconda dea vulnerabile che troviamo nel libro “Le dee dentro la donna” di Jean S. Bolen. Dea delle messi e madre di Persefone, fanciulla e futura dea degli Inferi.

Seconda figlia di Rea e Crono, fu inghiottita da sua padre alla nascita. Quando suo padre morì divenne la quarta moglie di Zeus da cui ebbe Persefone.

Il mito e l’archetipo di Demetra sono legati strettamente al rapporto con la figlia. Madre generosa, devota, soffrì come solo una madre può fare quando Persefone fu rapita.

Il mito racconta che Persefone stava cogliendo fiori insieme alle sue compagne quando Ade, dio degli inferi, se ne innamoró e la prese con l’inganno. Persefone, infatti, era stata attratta da un bellissimo narciso e mentre stava per coglierlo la terra si aprì. Ade uscì sul suo carro, la rapì e la portò negli Inferi.

Demetra cercò sua figlia disperatamente, finché scopri che era stata rapita da Ade con il benestare di Zeus. Demetra s’infurió, lasció l’Olimpo vagando per la terra. Prese le sembianze di un’anziana signora e divenne nutrice di Demofonte finché non fu costretta a rivelare la sua identità. Tornata nelle sembianze della dea, si fece costruire un tempio dove si rifugió smettendo di nutrire la terra. Abbandonò il raccolto e per gli uomini non c’era più grano.

Zeus cedette alla madre disperata e mandò Ermes da Ade perché liberasse Persefone che fino a quel momento era triste accanto al suo sposo.

La fanciulla fu felice di andarsene, ma prima di farlo, Ade le chiese di mangiare i semi di melograno. La fanciulla li mangiò e quando Demetra scoprì che lo aveva fatto, capì cosa era successo: Persefone avrebbe trascorso tre quarti dell’anno sulla terra e un quarto negli Inferi accanto a suo marito Ade.

L’archetipo di Demetra

Rappresenta la madre, l’istinto materno e anche la capacità di dare vita a qualcosa, un progetto, un’idea, metaforicamente i propri frutti.

Ma come Demetra, la donna può vivere una profonda depressione per la perdita o l’abbandono specialmente del figlio. Perché come dea vulnerabile, si completa nel rapporto con l’altro e in particolare nel rapporto madre-figlia.

Molte donne, sognano di diventare madri sin da bambine, altre dopo aver vissuto una fase Artemide o Atena sentono attivarsi Demetra e vogliono una gravidanza, appena raggiunto i propri obiettivi personali o professionali.

Demetra è generosa, dà da mangiare non solo a sua figlia ma anche a Demofonte. Nutre tutta la terra. Come madre reale o metaforica, Demetra non si risparmia, è colei che cucina per tutti, che è sempre disponibile ad accogliere, aperta e paziente verso gli altri con il rischio di non riuscire a dire di no e sentirsi per questo sopraffatta. È anche una donna perseverante: quando perde sua figlia la cerca senza sosta e soffre moltissimo fino alla depressione.

Il lavoro

La donna Demetra sceglie lavori di cura. L’insegnante, la psicoterapeuta, la fisioterapista, oppure lavora nel sociale, nella cura dei deboli e dei malati. Il medico o attività imprenditoriali in cui è sempre presente il suo spirito accudente.

La relazione

La donna Demetra non entra in competizione con le altre donne per gli uomini come Era o per il successo come Atena. Crea amicizie con altre donne Demetra, ovvero altre madri. Spesso, se non è madre (o anche se lo è) instaura un rapporto madre-figlia con le amiche o con il partner. Demetra piace per il suo istinto materno, per la capacità di accudire. È generosa al punto di annullare sé stessa per gli altri. È una persona calda e affettuosa anche nell’intimità.

Come evolve la dea (e donna) Demetra


Di solito l’orologio biologico attiva l’archetipo. Quando inizia a desiderare un figlio, a essere madre, la donna attiva il modello Demetra. Ma è presente anche quando la donna partorisce idee e progetti che porta avanti con dedizione.

Quando però questa disposizione verso l’altro diventa incontenibile, la donna Demetra si annulla per gli altri. Perde di vista le proprie esigenze. Il modo migliore per evolvere è diventare madre di sé stessa, nutrire il proprio io come fa con gli altri. Essere generosa con sé, avere pazienza nei propri confronti.

L’voluzione avviene se coltiva le mirabili qualità che Demetra possiede nei confronti di Persefone e verso l’umanità, anche verso sé stessa. Se impara ad amare prima di tutto sé.

Per approfondire Le dee dentro la donna di Jean S. Bolen, Astrolabio.

Photo by Vlad Stawizki on Unsplash

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